mercoledì 19 marzo 2014

IL CIMITERO DEI NUMERI UMANI

C'è moltissima gente oggi in piazza a Nablus, una sola donna al centro della piazza. E' la mamma del martire di Assira, Ahmed Yasser Saleh, 18 anni.
I martiri con cerimonia funebre oggi sono 4, ma non sono morti ieri, sono morti negli anni 2002/2003. israele ha detenuto i loro corpi fino a ieri.
Ho seguito la vicenda del martire di Assira. Era stato visto vicino all'insediamento illegale di Ytzhar e gli hanno sparato. Secondo israele voleva attentare alla vita dei coloni e per questo motivo hanno deciso di “processarlo” anche dopo morto. Il giudice stabilì una condanna di 20 anni di detenzione nel cimitero dei numeri.
Il cimitero dei numeri (molo probabilmente più di uno) è un luogo dove i martiri vengono seppelliti senza identità, con un numero, fino alla fine della condanna.
Una punizione atroce verso la famiglia che già vive la tragedia dell'uccisione del caro, ma deve anche vivere l'angoscia di non poterlo seppellire e non avere una tomba sul quale piangere.
Oggi a quella mamma sono state rese solo le ossa (12 anni son passati). Quando è arrivato il corteo funebre la mamma ha accarezzato il cofano di un'auto sulla quale c'era la foto del figlio “guardate mio figlio, com'è bello”. Il fratello è martire anch'esso, ammazzato 6 anni fa. Il corpo fu reso alla famiglia dopo alcune settimane; e qui arriva l'orrore puro...
Alcuni dei corpi liberati dalla detenzione israeliana dopo poche settimane, non erano integri. I Palestinesi mi raccontano i vari casi: gli hanno tolto il cuore, i polmoni, i reni, gli occhi.
La sorella di questi due martiri ha perso tutti i capelli e le sopra ciglia, si sta lasciando morire. E' un orrore troppo grande e un dolore che non vuole più vivere.
Lungo il corteo funebre mi raccontano, dello zio di Hakima morto nel 1974 e del quale non hanno mai avuto il corpo; mi raccontano di un altro martire talmente sfigurato che la famiglia non era in grado di riconoscerlo; mi raccontano del corpo di un ragazzo al quale hanno tolto il cuore e gli occhi. Quanti di voi che stanno leggendo riescono ad immaginare quanto dolore c'è qui e quanto è grande questo mostro? Queste cose in Palestina accadono da sempre, i governi dei “paesi occidentali” ne sono a conoscenza da sempre, ma non c'è mai stata Giustizia e israele continua nel mostruoso genocidio che non ha pari nella storia. Israele non è solo, ha tutti i nostri Paesi che lo aiutano a strappare il cuore e gli occhi ai morti.

p.s.: se vi chiedete come mai il corpo sia stato liberato prima della scadenza della condanna, parrebbe sia grazie ai negoziati. I negoziati hanno fatto sì che quella mamma oggi potesse avere un mucchietto di ossa.


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