domenica 1 giugno 2014

BOTTA DI RAMPIMENTI AD ASIRA

5 jeeps, 3 camion-jeeps e 30 soldati a piedi. Sono arrivati in silenzio alle due di notte ad Asira. Come ladri, in silenzio, hanno iniziato a scassinare le serrature delle porte delle case e ad intruffolarsi dentro.
Sono entrati in ben 10 case in questo modo. In ogni casa hanno messo tutto sottosopra, con la scusa di cercare delle armi; che non hanno trovato. Poi è partita l'ondata di arresti, 10 shebab. Due di loro vengono rilasciati subito, 8 vengono caricati nei camion-jeeps con occhi bendati e polsi legati dalle fascette di plastica dietro alla schiena.
I nome degli shebab rapiti sono: Jihad Hammad Ashier, 21 anni; Mohammed Fouas Saleh, 20 anni; Mohammed Abde Ruhan, 20 anni; Sari Bhassam Asari, 21 anni; i fratelli Nehmer Fateh Nijim, 22 anni, Nahsem Fateh Nijim, 25 anni; Mhoattasem Moahmmed Salehm, 26 anni e Khaled Ahmad, 24 anni. I soldati se ne sono andati alle cinque del mattino.
Due ore dopo le famiglie hanno ricevuto la telefonata dai soldati: “abbiamo portato tuo figlio al checkpoint di Huwara” e hanno chiuso la comunicazione. Nessuna motivazione.
Sono stata nella casa di Khaled Ahmad questa mattina. La mamma mi racconta che ha sentito rompere la prima porta, quindi si è svegliata ed ha capito. Ha urlato ai soldati di aspettare un attimo che si vestiva per aprire la seconda porta, ma loro non hanno aspettato e hanno rotto la seconda porta, spalancandola e spingendo anche lei. Hanno tirato giù a peso tutti dal letto, anche i due bambini di 10 anni. Li hanno chiusi in una camera e preso i loro telefoni. Controllato quale fosse Khaled, l'hanno arrestato (rapito). La mamma si è sentita male e ha chiesto di bere un bicchiere d'acqua, i soldati gliel'hanno proibito.
Il fratellino di 10 anni di Khaled è lì sulla porta che aspetta il suo ritorno. La famiglia gli ha detto che Khaled è andato a bere un caffè e a fumare una sigaretta con i soldati e che tornerà presto. Il piccolo è lì sulla porta che lo aspetta.

Immaginate cosa voglia dire vedersi una violenza simile nel cuore della notte, senza nemmeno aver la mente lucida per capire cosa stia succedendo. Immaginate quei bambini tirati giù dai letti a forza dai soldati e quei genitori che si vedono portare via i figli. Immaginate quei ragazzi, bendati, ammanettati e chiusi in una gabbia. Questo è nazismo.

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