lunedì 29 giugno 2015

COMPAGNO, DA SOLO




Un giorno mi trovavo al checkpoint di Qalandya per una manifestazione organizzata dai comitati....che ai primi gas sono spariti. Restiamo, come al solito, in pochi, i soliti 50 shebab a farsi sparare dai soldati israeliani. Ad un certo punto, in mezzo ai gas lacrimogeni, vedo una ragazza palestinese che si mette la kheffia ed avanza con il suo abito lungo fino ai piedi. Arriva davanti ai soldati, si ferma a pochi metri da loro, è da sola e gli tira una pietra. La pietra non fa che un paio di metri, ma lei era là davanti a loro, da sola.
E’ questo, per me, lo spirito. “io vado, se al mio fianco ci sono altre persone, bene, sennò vado lo stesso”.
Ieri ho partecipato ad un’assemblea in una piazzetta, c’era anche Lello Valitutti. Il mondo dell’attivismo italiano lo conosce, Lello, è quell’uomo sulla sedia a rotelle che sta in prima fila alle manifestazioni. Lello non ha paura, come quella ragazza davanti ai soldati da sola. Ma non è il non avere paura che ti porta lì davanti, è la consapevolezza di ciò che ti sta intorno, è il lottare per un tuo diritto che ti rende forte, è l’essere liberi in un mondo fatto di gabbie.
Sempre ieri, i media palestinesi hanno divulgato la notizia che Khader Adnan ha vinto. Al 56° giorno di sciopero della fame, israele gli avrebbe promesso di rilasciarlo il 12 luglio.
Non è la prima volta che Khader Adnan fa lo sciopero della fame, l’ultima volta fu supportato con altrettanti scioperi della fame da molti palestinesi. Questa volta no.
Quando iniziò questo sciopero, chiesi ai palestinesi, come mai (a parte la solidarietà di presidi e roba simile) Khader Adnan stava andando avanti da solo. Immaginate, non sto parlando solo dei movimenti di lotta o dei comitati per i prigionieri politici; ma, Adnan è il leader di un partito politico, la Jihad Islamica, neppure loro stavano facendo lo sciopero della fame. Era, nella sua protesta fatta per tutti, da solo.
Ok, ci sono stati altri leader di partiti palestinesi che hanno annunciato l’intenzione di supportarlo facendo lo sciopero della fame, ma intanto Adnan si è fatto 56 giorni di sciopero della fame da solo.
C’è un motivo.
L’anno scorso i prigionieri politici palestinesi fecero 62 giorni di sciopero della fame contro la detenzione amministrativa (stesso caso di Adnan). Si fermarono (alcuni di loro stavano morendo) quando israele gli promise la vittoria. Il giorno dopo, sparirono i tre coloni ad Al Kahlil (guardacaso) e poi  bombardarono Gaza.. e tutti dimenticarono i prigionieri.
israele non diede nulla di ciò che aveva promesso ai prigionieri politici e storicamente era la seconda volta che accadeva.
Quando Adnan iniziò questo sciopero della fame ebbe, di risposta da tutti, “picche”. Dagli altri prigionieri politici che non credono più alle promesse di israele e dai movimenti che non credono più a questo tipo di arma per ottenere qualcosa perchè non ha funzionato in precedenza.
Io ad israele non ci credo, non credo alle promesse dei nazisti e storicamente si conferma.
Ma per me, Khader Adnan ha vinto. Ha vinto perchè da solo ha tirato una pietra che non ha fatto più di due metri contro a chi spara ed uccide. Ha vinto perchè non si è seduto ad “aspettare gli altri”, ma è semplicemente andato contro al mostro. 
Kahder Adnan ha vinto perchè è libero da qualsiasi mostro di repressione/controllo. Quella ragazza al checkpoint ha vinto, Lello Valitutti ha vinto. 
Non puoi sparare e non puoi uccidere la libertà, sarebbe come sparare all’aria, incontrollabile, a vuoto.

Intervista di Radio Cane a Lello Valitutti: http://www.radiocane.info/insuscettibile-di-ravvedimento-una-conversazione-con-pasquale-valitutti/

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