martedì 11 agosto 2015

GAZA: UNA SOLIDARIETA' CONCRETA



Dopo l'ultimo attacco israeliano su Gaza, i gazawi hanno dovuto affrontare nuove difficoltà. Le persone malate faticano a reperire medicinali, i disabili non hanno le sedie a rotelle o anche materiale più semplice come i pannoloni. Alcuni dei disabili, che non hanno la sedia a rotelle, rimangono in casa e vengono mossi a braccia dai famigliari. La non mobilità esterna crea disturbi psicologici conseguenziali. Questo è ciò che mi ha raccontato il Dot. Hani Siliman Salamah, ricordando questi dati dell'ultimo attacco su Gaza:
-          Palestinesi uccisi 2139
-          Bambini palestinesi uccisi 490
-          Palestinesi feriti  11.000
-          Bambini palestinesi feriti 3.000
-          Soldati israeliani uccisi 64
-          Civili israeliani uccisi 6
-          Bambini israeliani uccisi 1


Il Dot. Hani ha fondato, durante quell'attacco,  l'EMGAZA.
6 missioni ed in questo momento è appena iniziata la settimana missione: comperare sedie a rotelle e pannoloni. 20 volontari fra medici, infermieri  e farmacisti. Il materiale che si acquista segue la logica del BDS e proviene dalla West Bank o dalla Giordania. Qui trovate il link sulla settima missione dell'EMGAZA: https://www.indiegogo.com/projects/help-gazan-disabilities-with-wheelchairs-diapers#/story

" Gaza è tutt'ora sofferente e ha bisogno di ogni singolo sforzo per aiutare le persone. Un sacco di lavoro necessita di un sacco di sacrificio. Crediamo nel potere del popolo. Io chiedo a tutti la misericordia e l'amore verso la gente della Palestina, e con responsabilità di agire. Dio benedica chi ha / vuol donare e che la pace sia su di voi tutti."
Così ha concluso il Dot. Hani Siliman Salamah.

Io non sono mai stata a Gaza e ho vissuto quell'ultimo attacco in West Bank, l'unico "contatto" fisico che ho avuto oltre al muro è stato il mio sangue che donai per i feriti gazawi all'ospedale Rafhidia di Nablus. A Nablus ci andammo tutti a donare il sangue il quel momento di emergenza. Anch'io credo nei popoli, come Hani, ecco perchè non mi stupisco che Gaza sia ancora in questa situazione. Mi sono appena alzata, sono andata in bagno, mi sono fatta un caffè e tra poco esco a fare un pò di spesa..... Tutte cose che quelle persone disabili a Gaza stanno vivendo,  in questa stessa mattinata, come un'incubo.
I diritti umani sono responsabilità di tutti. Ok, non siete stati voi che state leggendo a bombardare Gaza e ad uccidere tutti quei bambini, ma se vi girate dall'altra parte, ora, siete complici. Chi non può partecipare alla raccolta, può almeno divulgare quest'appello. Taggo il il Dot. Hani così potete, se volete, mettervi in contatto diretto con lui.

Forza, è la Resistenza di Dio davanti al mostro.



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