samantha comizzoli
Quello che so....
mercoledì 24 aprile 2024
BUONA LIBERAZIONE
mercoledì 10 aprile 2024
PERCHE' TAGLIANO GLI ALBERI?
Non è un fenomeno legato a questa o a quella città. Accade a Novara, così come a Firenze, o come in Puglia. In tutta Italia le amministrazioni comunali tagliano gli alberi nelle città. Alberi secolari, alberi storici, alberi bellissimi. A volte la scusa sono le radici, a volte dicono che stanno per cadere, altre volte che sono malati.
Perchè tagliano gli alberi?
La foto che vedete è del funerale di Giuseppe Verdi a Milano nel 1901. Le persone si erano arrampicate sugli alberi per vedere per l'ultima volta il maestro. Una folla accompagnò il trasferimento del feretro (un mese dopo il primo funerale in forma privata). Trecentomila persone a Milano per salutare Giuseppe Verdi. Oggi non accade più. Oggi, nessuno si arrampica sugli alberi per amore della cultura, e tantomeno si lega agli alberi per impedirne il loro taglio. Quindi, indisturbati, le amministrazioni comunali fanno tutto quello che vogliono senza nemmeno nascondersi. Questo modo di essere non è slegato dal modus operandi e dalle sue motivazioni.
In 80 anni hanno lavorato sul processo del “produci, consuma, crepa” in ogni suo dettaglio. Dal rendere le città tutte uguali (urbanistica, offerta commerciale), all'impoverimento mentale e culturale.
Se si eliminano gli alberi dalle città:
aumentano le temperature estive
aumentano gli insetti perchè diminuiscono i predatori (pipistrelli ed uccelli)
diminuiscono le zone d'ombra
aumenta l'inquinamento acustico
si riduce il processo di eliminazione della CO2
Tutti questi punti (e forse anche altri) possono essere visti come conseguenze, oppure come OBBIETTIVI.
Proviamo a guardarle come obbiettivi. Se aumentano le temperature estive, inizi a non poter fare a meno dell'aria condizionata in casa; se aumentano zanzare ed altri insetti avrai bisogno delle zanzariere, delle disinfestazioni e dei repellenti; se diminuiscono le zone d'ombra avrai la necessità di recarti in luoghi chiusi e privati, consumando anche solo un caffè per trovare sollievo dal sole; se aumenta l'inquinamento acustico avrai necessità di infissi migliori per avere silenzio nelle abitazioni. Tutto questo dal punto di vista economico. Ma vi è anche un aspetto sociale... Con una situazione sfavorevole a stare all'aperto anche in estate, si passeranno anche quei mesi chiusi in casa con aria condizionata, zanzariere e tutto il cucuzzaro; mancando di socialità. Gli eventi pubblici saranno sempre più deserti. Quanti di voi si ricordano le persone sedute fuori dalle case di sera, con i bambini che giocavano? O anni dopo, le compagnie di ragazze/i seduti sui propri motorini o sulle panchine a passare così le serate...parlando? Non esistono più, vero? Ecco, allora se qualcosa è cambiato, è cambiato per motivi ben precisi che pochi hanno colto.
Chiusi, scambiando due parole sui social, spendendo l'ira di dio per stare in casa e uscendo solo per spendere soldi.
Ho saltato un punto (non a caso) di quelli citati sopra: l'eliminazione della CO2....
Più inquinamento c'è e più saremo malati. Che business.
martedì 9 aprile 2024
PALESTINA E LE BANDIERE DI STA FREGNA
Certa che mi inimicherò un'altra fetta di gggente, lo scrivo ugualmente.
Avanzano due correnti in nome della Palestina che nulla hanno a che vedere con la liberazione e con la Libertà.
La prima corrente è nata fra gli israeliani e portata in Europa, ed è la sinistra sionista che incolpa di tutto Netanyahu. Neta non è che il soldatino di turno, oltretutto eletto con voto. Neta è stato preceduto da altri mostri eccellenti come Sharon, Perez, Ben Gurion, etc.etc.. Visto che l'occupazione israeliana della Palestina dura da circa 80 anni. Ma pare, almeno per questa corrente sinistroide, che il Genocidio sia iniziato ora, e che Netanyahu sia il colpevole. Balle, su balle, su balle. Eppure ci sono sedicenti attivisti italiani che portano questa bandiera. Vuoi per minimizzare il tutto, vuoi per dare speranza che scacciando il presidente si risolva tutto, vuoi per interessi personali. Il mostro sarebbe il presidente? Guardate, il primo israeliano che passa per strada è cento volte peggio di Netanyahu.
La seconda corrente è nata invece in Europa e portata anche in Palestina. E' quella che raccoglie firme per “riconoscere lo Stato di Palestina”. Ma porca miseria...ancora???
Ancora con sta solfa della Palestina che va riconosciuta? Davvero? E dove esattamente? Cioè, con quali confini, visto che israele l'ha occupata tutta?
Non ci sono abbastanza “Stati” su questo pianeta? Non è chiaro che il problema sono proprio “gli stati”? Dobbiamo farne un altro di Stato?
Fatemi capire, si salverebbe la Palestina cambiando il presidente israeliano, e facendo riconoscere la Palestina da coloro che la occupano?
Scacciare un potere per prendere il potere; ecco cosa sono queste correnti.
Sabato scorso, alla manifestazione di Milano, sono stata avvicinata da una signora che mi chiedeva di firmare per lo Stato di Palestina. Le ho risposto che io sono per la Palestina libera, non per gli Stati. E lì mi ha reagito con l'aggressività del piede pestato; mi spiace, ma le ho risposto a tono senza fermarmi davanti ai capelli bianchi. Tanto i capelli bianchi li avrà fatti con anni di politica nei movimenti “alternativi”. Poi me ne sono andata dopo aver visto bandiere nere che in passato mi hanno dato dell'antisemita e che sono lì con chi raccoglie le firme, e “attivisti” con la bottiglia di birra in mano (alla faccia del ramadan dei palestinesi).
Un consiglio a chi conosce poco la Palestina: fatevi usare solo in nome della sua liberazione dall'occupazione israeliana, e non da altre bandiere (bandiere di sta fregna).
lunedì 29 gennaio 2024
SIAMO TUTTI PALESTINESI
domenica 31 dicembre 2023
LA GRANDE BALLA GENERA ALTRE BALLE (7 OTTOBRE)
E' da quei giorni che voglio scrivere questo articolo; mi sono più volte trattenuta perchè l'unico motivo per scriverlo era svuotarmi di ciò che volevo dire. Motivazione strettamente personale, quindi e con brutte conseguenze. La motivazione non era sufficiente per sopportare le conseguenze.
Ieri, però, ho visto quel vergognoso servizio del New York Times sul 7 ottobre. Nel servizio si parla di stupri da parte dei palestinesi sulle donne israeliane che erano al rave in mezzo al deserto. Si parla di orrori sui loro corpi, di mutilazioni, di traumi...
Ecco la motivazione per scrivere ciò che segue: una balla, genera altre balle. Ecco perchè è importante scrivere sempre la verità, anche se fa male a chi sta con la Resistenza.
Premesso che la Palestina è occupata da 80 anni e ha visto ogni orrore possibile ed immaginabile, torniamo a quel 7 ottobre.
Abbiamo visto le immagini e c'hanno raccontato che:
il 7 ottobre, un gruppo si palestinesi ha varcato il muro/confine fra Gaza e ciò che viene chiamato “israele”, preso il controllo di una base militare israeliana (che poi è semplicemente un insediamento israeliano), preso le armi, preso degli ostaggi, ucciso diversi israeliani e iniziato ad avanzare verso la Cisgiordania (Palestina occupata).
uomini della Resistenza palestinese si sono calati dal cielo con parapendii e paracaduti sul rave israeliano “Nova”, nel deserto e hanno rapito coloni israeliani.
Questo è quello che c'hanno raccontato e fatto vedere nei video/foto. Andiamo a verificare prima il secondo punto, il rave. Quando ho visto il video, il giorno stesso, dei combattenti che arrivavano con i parapendii ed i paracaduti, ho avuto la sensazione che non fossero palestinesi. Poche ore dopo, in rete, iniziano ad uscire i video delle israeliane che vengono prese dal rave, caricate su delle motociclette e portate via.... noto che in almeno due video, le ragazze si filmano da sole con i loro cellulari e che stanno “ridendo”. E, ancora, vedo persone che non mi sembrano palestinesi (anche dall'audio). Non scrivo nulla, non dico nulla. Una settimana dopo, su un sito web che uso per verificare la fonte di video e foto, trovo la sbugiardata: il video dei paracadutisti è antecedente (è del 27 settembre) e si tratta di soldati egiziani in una manifestazione celebrativa (tipo le frecce tricolori). E' lo stesso video. Sempre in quei giorni (quindi una settimana dopo) esce il riscontro di una di queste “donne rapite” e che figura nei secondi video; viene identificata all'estero e sta bene (questo da altra fonte, non dallo stesso sito web).
Ora torniamo all'evasione da Gaza e presa delle armi.
Per giorni ho aspettato (e anche voi) che il gruppo della Resistenza palestinese arrivasse al confine con la Cisgiordania o che arrivasse a qualche prigione israeliana per liberare i prigionieri palestinesi. Dal confine di Gaza a Jenin, in auto, ci si arriva in poche ore. A piedi magari ci vuole qualche giorno.....ma non sono mai arrivati. Dopo due settimane è circolata la notizia che sarebbero “tornati indietro” ??!!?
Allora: 1° dal confine fra Gaza e israele non passa uno spillo che gli israeliani non lo sappiano, 2° anche se riesce a passare una persona, viene fucilata all'istante da una torretta israeliana 3° anche se in quella torretta, quel giorno, ci fosse stata una spia, chi ha varcato il confine verrebbe ucciso entro pochi metri. Non esiste, ripeto, non esiste che passino una quarantina di palestinesi e che riescano a scorrazzare in un insediamento israeliano, armati. Ed i fatti confermano che non quadra perchè non ha alcun senso che una volta entrati...spariscano o tornino a Gaza. Ma anche qui, torniamo alle prove visive: i video. Sono girati video dove i palestinesi uccidevano gli israeliani sulle strade, fermando le auto. Anche qui, quando li ho visti, ho visto che chi sparava non erano palestinesi (e oltretutto non avrebbe avuto alcun senso ucciderli, ma farli prigionieri). Nel frattempo nelle “notizie ufficiali” sale in numero delle vittime israeliane e nelle notizie “non ufficiali ed in sordina” esce la prova che a sparare nei kibbutz ed uccidere gli israeliani, sono stati gli stessi soldati israeliani.
Intanto è bene ricordare che tutti e tutte gli israeliani sono SOLDATI, non esistono israeliani “civili”; israele è basato sull'essere soldato. E', pertanto, ovvio che ci siano dei morti anche fra gli israeliani...ma mentre stavano combattendo però, come sempre.
Se tutto questo, tutto quello che è accaduto il 7 ottobre, è stata una balla creata in tre dimensioni per arrivare allo scopo finale e già deciso da tempo, deve essere tenuta in piedi con ogni mezzo (soprattutto se i numeri delle vittime parlano da sole). Ed ecco qui che ci tirano fuori la storiella degli stupri sulle israeliane....
“Le donne israeliane stuprate”.... Intanto da quello che ho scritto prima, è dubbio che ci siano state delle donne fatte ostaggio a quel rave; perchè è una balla, come ho spiegato sopra.
Per come conosco io la Palestina, posso dire di aver assistito a botte sulle donne in famiglia, a “commenti schifosi” verso le donne per strada, a tentativi di palpeggiamento; ma non ho mai, mai sentito di una donna stuprata in Palestina. Non è la mia, volontà nel difendere i palestinesi su ogni cosa. E' oggettivo e vi spiego il perchè (anche se darà fastidio) agli uomini palestinesi.
La repressione sessuale in Palestina ha un livello altissimo, dalla seconda intifada in poi. Le donne non possono ballare, non possono girare con le braccia scoperte, non possono fumare in pubblico, non possono andare in bicicletta, non possono nemmeno andare in giro mano nella mano con il proprio marito, e non si può stare in una stanza da sola con un uomo. E' stata l'Arabia Saudita a portare queste modalità. E mi preme precisare che le donne palestinesi lo SCELGONO. Puoi vivere così, o puoi scegliere di non vivere così; di non portare l'hijab, di vivere a Ramallah, di fumare...etc.etc.. Sono le stesse donne che quando vengono a vivere qui in Europa, scelgono di vivere con l'hijab oppure no.
In Palestina la pelle è sacra. Chi ti sfiora la pelle ha varcato il confine. Questa pesante repressione non ricade solo sulle donne, ma anche sugli uomini. Un uomo palestinese vive la repressione sessuale a tal punto, che se succede che ti abbraccia o ti sfiora la pelle....può raggiungere l'orgasmo. La sessualità fra due coniugi (perchè solo così se ne può parlare) viene vissuta in segreto e solo fra due coniugi.
Se un uomo palestinese tocca una donna in pubblico, arriva il “processo sociale”. Viene escluso dalla comunità e se è in un villaggio viene buttato fuori dal villaggio. Non è un fatto di “leggi” è convinzione sociale e di fede.
Un amico mi raccontava che una volta lo misero nella cella assieme ad un gruppo della Jihad islamica. Fortunatamente lo trasferirono subito...ma quando era in cella con loro, mi raccontava che quando in tv c'erano delle donne, quelli della Jihad islamica coprivano la tv con un telo.
Ora portate quello che vi ho detto nel contesto di quei giorni a Gaza, dove (se appunto sono palestinesi di Hamas o Jihad islamica) i combattenti palestinesi si sarebbero trovati davanti le soldatesse israeliane. Scusate eh...ma le soldatesse israeliane, per quei combattenti, sono “nemici” di guerra; e null'altro. Mi spiace dirlo papale papale, ma per un combattente palestinese, una soldatessa israeliana non è una donna; ma una macchina che uccide bambini senza scrupolo.
Tutte queste soldatesse israeliane che ora stanno denunciando via i media, gli stupri e le mutilazioni stanno eseguendo gli ordini di israele. Fa tutto parte della novella che si sono inventati per...... essere autorizzati socialmente a distruggere Gaza, compiere il Genocidio e poi...riconoscere lo “Stato di Palestina” in quel francobollo di terra che è Ramallah più Rawabi. Dove vi abiteranno Mahmuod Abbas e il resto della cricca delle autorità.
Che molto probabilmente non ci sono stati gli stupri, va denunciato in nome della verità e soprattutto per non inficiare tutte quelle volte che uno stupro c'è veramente. E va denunciato per tutte quelle bandiere cavalcate per creare consensi ad hoc: i diritti delle donne, di omosessuali e lesbiche, degli animali, dell'ambiente, dell'essere vegani. Tutte bandiere che israele ha sponsorizzato mentre uccideva i palestinesi.
Mi spiace, per chi ha sognato con i paracadutisti che liberavano la Palestina o con i combattenti che varcavano il confine di Gaza. C'ho sognato anch'io e continuo a sognarci. La Resistenza palestinese esiste e sta combattendo ogni giorno, come sempre, da 80 anni, sulla terra centimetro per centimetro, martire dopo martire.
La foto è del riscontro video dei soldati con parapendio.
sabato 23 dicembre 2023
LA FOTO DEL MONDO
domenica 17 dicembre 2023
CHE "IDEA" IL CARRO AMATO DI MODENA!!!
Alcuni giorni fa ho pubblicato la foto con relative critiche del carro "amato" di Modena. Nella maggior parte dei commenti c'è l'idea unanime che l'idea dell'autore sia o dubbia o una merda. Anch'io ho avuto dei dubbi iniziali, che mi sono passati subito quando ho sentito la sua intervista e dire "i pacchi dono sul carro portano pace"; eh, il pacco più grande ha la bandiera israeliana.... che esempio di portare di pace con 75 anni di Genocidio!
venerdì 24 novembre 2023
VIVA PALESTINA
E' una grande notte! Un gran momento! immagini bellissime dalla Palestina, finalmente!
giovedì 23 novembre 2023
FALLA ESISTERE
sabato 18 novembre 2023
L'ATTACCO ALL'OSPEDALE SHIFA DI GAZA-PALESTINA
18 novembre 2023. Mattino. Dopo aver bombardato ed assediato l'ospedale più grande di Gaza, lo Shifa Hospital, gli israeliani hanno dato un'ora di tempo per "evacuare" l'ospedale.