domenica 14 luglio 2013

I 5 RAGAZZI DI HARES


Sembra un film la storia dei 5 ragazzi di Hares, Palestina. Invece è, purtroppo, la realtà. E' il 14 marzo del 2013, un colono percorre la strada n.5 vicino ad Hares con la sua auto, a bordo ci sono le sue tre figlie. Ovviamente il colono è su quella strada illegalmente. Ad un certo punto si schianta contro un camion fermo. Lui e le tre figlie rimangono feriti, una in modo grave. Da una prima ricostruzione il camionista dice di essersi fermato per una ruota forata e che l'auto del colono gli è arrivata addosso, ma poi la versione cambia....
Il colono accusa alcuni ragazzi di aver tirato pietre verso la sua auto e quindi di essere responsabili. Non ci sono testimoni dell'incidente.
E' venerdì mattina quando 50 soldati fanno irruzione nelle case di Hares: sfondano le porte e devastano le case e interrogano le famiglie suiloro bambini/ragazzi.Acora buio, vengono arrestati 10 ragazzi, che vengono bendati e condotti in luogo segreto e senza informare le famiglie delle accuse. Due giorni dopo parte un'altra ondata di arresti ad Hares, sono le 3 del mattino. L'esercito fa irruzione accompagnato dallo Shabak (servizio segreto israeliano).Portano via altri 3 ragazzi. Ad uno di loro dicono : "bacia ed abbraccia tua madre perchè non la rivedrai mai più".Ma non è finita: una settimana dopo l'esercito irrompe di nuovo ad Hares e prende molti ragazzi e bambini appena tornati da scuola. Fra di loro c'è anche un piccolino di 6 anni. Lo zio di quest'ultimo insiste perchè vengano lasciati subito liberi i piccoli, anche se viene tenuto sotto scocca dalle armi dell'esercito. Lasciano i più piccoli e scelgono a caso tre ragazzi, li bendano, li ammanettano e li portano via, sempre seza formalizzare le accuse e senza avvisare le famiglie.In totale prendono 19 ragazzi e dopo l'interrogatorio vengono trattenuti 5 di loro e portati a Megiddo, una prigione per adulti israeliana. Questi 5 ragazzi sono "i ragazzi di Hares". I ragazzi interrogati hanno relazionato ai loro avvocati di torture e maltrattamenti in prigione, di 3 violenti interrogatori, di celle d'isolamento con luci sempre accese e hanno ipotizzato che qualcuno di quei 5 rimasti dentro avesse confessato di aver eseguito la sassaiola per fermare le torture.I 5 ragazzi sono accusati di 25 capi d'imputazione per tentato omicidio. il numero 25 è per ogni pietra lanciata...
Per loro 5 vengono chiesti 25 anni di carcere, le motivazioni sono le confessioni e le testimonianze di 61 persone che quel giorno sarebbero state su quella strada con le loro auto anch'esse oggetto di sassaiole. Non si sa se ci siano prove delle auto danneggiate, di referti ospedalieri, di interrogatori ai testimoni. Nulla è stato comunicato agli avvocati dei ragazzi. Ci sono poi le testimonianze dello Shabak e dell'esercito (che non era presenti) e nemmeno queste sono state fornite agli avvocati difensori. Quest'incedente è stato fatto passare dai media come un atto terroristico e dopo l'arresto dei 5, Netanyahu ha dichiarato che i "terroristi sono stati catturati".
Il 25 luglio i 5 ragazzi di Hares verranno giudicati dal tribunale militare israeliano come adulti, senza rispettare alcuna legge internazionale, senza rispettare alcuna giustizia, senza rispettare i diritti umani e del fanciullo e la Convenzione delle Nazioni Unite. 5 vite rovinate che in questo momento stanno, molto probabilmente, subendo torture e violenze. Ipotesi, quest'ultima, quasi certa visto che le udienze vengono svolte a porte chiuse e le famiglie non hanno più visto i ragazzi. 5 vite di età fra i 16 e i 17 anni, minorenni, incensurati. Questo è quello che fa Israele alla Palestina.


Nessun commento:

Posta un commento