domenica 29 giugno 2014

TELL: UN'ALTRA ARANCIA MECCANICA




Sono tanti i Palestinesi rapiti in quest'operazione israeliana per ritrovare i 3 rapiti, che tutto sembra, ma non certo di voler trovare i 3 sionisti spariti.
Quasi 500 i Palestinesi rapiti, migliaia le case che subiscono raid con furti di denaro.
Uno di questi raid si è svolto nel villaggio di Tell, Nablus. 4 shebab rapiti, ma voglio raccontarvi i particolari per far capire perchè dico che non è un'operazione per cercare i 3 sionisti spariti.
Il villaggio di Tell subisce il primo attacco dei soldati nazisti israeliani domenica alle 8 del mattino, tornano nella stessa giornata verso le 2 del pomeriggio. Circa 2000 soldati con jeeps, veicoli lunghi e i cani.
In ogni casa entrano circa 300 soldati, è un disastro. Rompono tutto e, dove li trovano rubano i soldi. In tutto si portano via nella prima ondata 2000 euro, nella seconda 800 shekel.
In tutto il villaggio solo 10 case vengono risparmiate dai raid, che continuano nei 3 giorni successivi. Sparano gas, sound bombs, rubber bullets e proiettili veri. Due shebab vengono feriti da proiettili veri, uno da sparo diretto di gas. Tutti e tre vengono portati al Rafidhia Hospital di Nablus.
I bambini urlano e piangono, sono terrorizzati. In ogni casa fanno uscire la famiglia, fanno il raid e poi prendono TUTTI gli shebab del villaggio. Nella retata ci sono anche una quindicina di bambini fra i 14 e 17 anni. Portano tutti nella scuola del villaggio (come a Madma), sfondando la porta e rompendo tutto il contenuto della scuola. Dentro alla scuola iniziano a fare domande (gli shebab mi riferiscono che non era un interrogatorio particolare, nemmeno violento, ma assolutamente senza senso).
Rilasciano tutti i rapiti, tranne 4 shebab:
Mahmoud Assida di 26 anni, Hamda Hamza di 22 anni, Nimer Hindi di 24 anni e Ahmad Sillouad di 37 anni.
Vengono portati tutti alla prigione di Megiddo, ma di questo le famiglie sapranno solo dopo aver preso un avvocato.
Per Hamda Hamza c'è già stata un'udienza, hanno chiesto 20 mila shekel per il rilascio. Assurdo, un vero e proprio riscatto, ma ancora più assurdo è il reato contestatogli.
Hamda è accusato di possesso di fuochi d'artificio, che effettivamente aveva perchè nel villaggio si stava preparando la festa per la fine dell'anno scolastico; ma non mi risulta sia reato.... Tanto che gliene vengono sequestrati solo due..
Grave, invece, il caso di Ahmad Sillouad. Lui è stato arrestato durante la seconda intifada con l'accusa di “tentata” strage. Gli avevano dato 20 anni. E' uscito dopo 11 perchè faceva parte dei 300 rapiti rilasciati con lo scambio di Shalit.
Ahmad si era nel frattempo sposato ed è diventato padre di due figli. Una famiglia lasciata senza il padre....
A parte Hamda, gli altri 3 rapiti non sono accusati di alcun reato, ma gli hanno dato 6 mesi per detenzione amministrativa, senza processo e senza accusa.
Durante i raid gli shebab di Tell, coraggiosi, hanno cercato di contrastare la violenza isaeliana tirando pietre. Erano anche riusciti a fermare una jeep militare sionista, ma ne sono poi arrivate altre 14 in aiuto.

Tell è piccolo e bellissimo villaggio di 6 mila abitanti, con una torretta checkpoint che lo osserva sempre, un insediamento illegale vicino, ma tanta voglia di Resistere.

1 commento:

  1. Giusto! un terrorista condannato a 20 anni e liberato su ricatto dei suoi (tuoi) amici terroristi si deve lasciare libero perché ha figliato altri terroristi..

    cancella cancella useful idiot, la verità è davanti a te

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