lunedì 20 ottobre 2014

FEDERICA E ISRAELE NAZISTA CHE DEPORTA



Non so quanti di quelli che mi leggono si ricordano l'inizio di SHOOT, ma c'è una scena dove siamo in un villaggio beduino a difendere le tende dai soldati nazisti israeliani che ci sparano ogni venerdì. E' Anata a Gerusalemme, vicino al muro. In quel villaggio, un anno fa, mi aveva portato Federica Marsi, una giornalista italiana. Dico.... Giornalista. Non voleva l'intervento degli attivisti perchè doveva fare un servizio fotografico alle tende, ci ha portati lì perchè aveva a cuore le vite di quelle persone, di quei bambini. Era qui per pochi mesi, Federica, e lamentava il fatto che dei beduini in Palestina non frega una mazza a nessuno. E infatti, quando con lei a distanza, riproposi all'organizzazione in cui ero di tornare lì a difendere le tende.....è seguito il silenzio.
Ora, per me una persona alla quale interessano i diritti umani e lo dimostra merita tutta la mia stima. Quando qualche giorno fa ho saputo cosa le è successo e sono riuscita a stupirmi ancora davanti al mostro.
Federica stava tornando in Palestina, con la tessera da giornalista, viene qui a fare il suo lavoro...
E' arrivata all'aeroporto Ben Gurion in quella roba che chiamano “tel aviv” e viene fermata per il controllo. I servizi di sicurezza digitano il suo nome nel motore di ricerca Google e esce un articolo che Federica aveva scritto sui 5 ragazzi di Hares. Niente di rivoluzionario, raccontava solamente la storia. Conseguenza: Federica è stata deportata (respinta) e non potrà rientrare qui fino al 2019.
Solo per aver raccontato dei 5 ragazzi di Hares......questo significa che anche Radio Diritto Zero verrebbe deportata e possono esserlo tutti coloro che si occupano di diritti umani o anche se solo si limitano a parlare di ciò che accade qui.
A Ramallah c'è il festival del fumetto in questi giorni, 3 giorni fa un fumettista francese che vi si doveva recare, ha ricevuto lo stesso trattamento di Federica.
Ovviamente il Governo italiano non dirà un cazzo davanti ad una sua giornalista deportata dai nazisti e nemmeno quello francese....... e tutti quelli che sventolano la “libertà di espressione”? Zitti..... perchè queste non sono icone costruite dai sionisti che si possono sventolare. No, questa è la realtà e raccontare la realtà si paga a caro prezzo.
Mi spiace Federica, hai tutta la mia stima, perchè fai il tuo lavoro, perchè mi hai portato a quelle tende beduine davanti a quei bambini per difenderli e per non essere stata accettata dai nazisti. In fondo, non essere accettate da israele ti erige su un piedistallo: quello dei buoni in un mondo che fa pena.


Qui trovate la testimonianza diretta di Federica Marsi all'aeroporto di tel aviv: http://www.vice.com/en_uk/read/i-spent-three-days-in-an-israeli-removal-centre-940

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